zia Sally

 

Mai più come te nessun altra mai 

 

Tracciare il profilo di una persona, definirne i tratti ed i comportamenti salienti e contemporaneamente individuare ciò che la differenzia da altri è un compito affascinante e stimolante, ma anche arduo … difficile che sia coronato da successo e quindi non mi avventurerò nel tentativo di decifrarne l’enigmatica figura, ma cercherò solo di annotare la percezione di quello che lei appare.

Quello che in un certo senso cerco è capire il suo "stile di vita" che la distingue da altri. I parametri utilizzati per tentare questa ricerca sono i più vari: dai tratti della personalità, alla gerarchia dei valori, agli atteggiamenti, all’empatia …

In un angolo del foglio scrivo: "cosa può essere inteso per una personalità macchiavellica? … potrebbe forse indicare un tratto della personalità caratterizzato dalla tendenza a manipolare gli altri per interesse personale … indicare fondamentalmente una realista, distaccata e cinica che non rifugge, quando serve, né all’adulazione , né all’inganno … ?"

Forse lo scopriremo … 

Sally è una seduttrice? Lei stessa si racconta …

Ciò che fa di una donna una Donna è la sua femminilità … ciò che rende una donna femminile è la sua capacità seduttiva, una capacità che raggiunge il suo massimo grado quando agisce non solo nei confronti di un uomo.

Credo che la seduzione non si impari, ma appartenga in qualche modo al patrimonio genetico di ognuno di noi e credo che non sia fatta di gesti e atteggiamenti eclatanti ( per molti seduzione è una minigonna, dei tacchi a spillo su un paio di calze a rete, magari autoreggenti...), ma da una serie di piccoli dettagli che fanno la differenza.

La seduzione che mi appartiene è proprio fatta di piccole cose che solo un occhio attento può cogliere.

E' fatta di valorizzazione di particolari, di atteggiamenti apparentemente naturali ma che vogliono anche essere garbatamente stuzzicanti e intriganti.

Così, per quello che mi riguarda, il mio è un modo di sedurre che definirei sobrio, fatto di sguardi ... di scollature che leggermente si abbassano per un, solo apparentemente, "incidente" di movimento ... di gambe che si accavallano in un modo piuttosto che in un altro rendendo udibile il fruscìo di un collant ... di una gestualità di mani che sfiorano, con nonchalanche, le mani del mio interlocutore ... di labbra, le mie a quanto mi si dice piuttosto gradevoli, che cerco di valorizzare ... di sguardi e occhi fissi negli occhi di chi mi sta davanti.

Non so se sono riuscita a rendere l'idea, so che la cosa che più aborro è la volgarità che spesso viene confusa con la seduzione. E il mio aspetto tutto è tranne che volgare e il mio modo di parlare e di pormi lo sono meno che meno.

Io potrei anche essere la più bella o la più brutta delle donne, ma se non avessi la capacità di andare oltre la mia bruttezza o la mia bellezza, peraltro destinata inevitabilmente a sfiorire, se non credessi che il principale organo sessuale è il cervello, se non avessi quella capacità dicevo, non saprei come potrei essere credibile quando affermo che di un uomo, ma anche di una donna, me compresa, do comunque più importanza al contenuto che alla scatola.

Altro ovviamente è il discorso che si fa naturalmente un poco più audace se dovessi descrivere la mia idea di seduzione in un contesto diverso da quello di un ristorante, di un bar, di un auto, o di una strada ... sì, in un letto la mia seduzione diventa un poco più spinta ... più provocante ... non mi piace molto prendere l'iniziativa, ma adoro guidare il gioco senza darlo a vedere.

Mi piace vedere negli occhi dell'uomo con cui faccio l'amore il desiderio quasi irrefrenabile di avermi, mi piace concedermi poco per volta, assaporando ogni singolo momento e arrivando a sfiorare il piacere senza raggiungerlo per poi tornare indietro e ricominciare da capo ... non mi piace la violenza e neanche la sua simulazione.

Mi piace la dolcezza, mi piace giocare ad essere ciò che magari nella vita non potrei mai essere ... insomma mi piace sperimentare ...

E lo sperimentare non c’è dubbio alcuno che le piaccia, sempre pronta a proporsi per una nuova illusione ed a cogliere l’occasione che lei stessa si va creando; del resto … perché negarsele finché possibile? Il Tempo - ancora lui! – fugge silenzioso ed inesorabile, lascia le sue tracce - che nessun bisturi, non illuderti, cancella davvero - portandosi via le occasioni che non tornano.

Ascolta … non parlare …

… quante occasioni avevo lasciato sfumare, a quante esperienze mi ero negata! Ho cominciato a sentire l'esigenza di sensazioni belle e di serenità.

Immagino che data la mia età, sarebbe comunque stata una riflessione inevitabile, quella specie di bilancio della propria vita che una donna sente di dover fare: ed io l'ho fatta!

E da allora non ho più la certezza di una volta nel rispondere a chi mi domandasse se nella vita è meglio avere rimorsi o rimpianti.

Non ho paura della vecchiaia e neppure della morte. Ciò che mi terrorizza è di dover arrivare in un futuro, che spero lontano, a guardarmi in uno specchio ed a chiedermi, senza saper dare una risposta, cosa ho saputo prendermi di bello dalla vita.

Sally ha occhi dolci, sguardo innocente …, assomiglia ad una bambola di cera vestita da educanda …, ma saltella tra una relazione e la successiva, anonima e clandestina: si crea e poi coglie le occasioni perché "tempus fugit" ed il motto "ogni lasciata è persa" ben le si addice. Cerca di sedurre e qualora riuscisse, incide un segno di spunta nel suo diario … poi fugge prima di essere a sua volta sedotta.

Molto sensibile al coinvolgimento di cui ha percezione, lo teme perché le aprirebbe una porta che la costringerebbe a valutare diversamente la sua vita e potrebbe trovarsi a scegliere tra ciò che ha

[ ah! ma forse non ve l’ho mai scritto, Sally non è una donna libera e da qualche tempo si è resa conto che da quel rapporto non cava più nulla … un contratto che però non ha convenienza a rompere]

e quello che avrebbe … un calcolo di convenienza che ha finora portato a privilegiare ciò che ha … cancellando subitaneamente il possibile pericolo: ma su questo scritto, nessuno le nega il libero arbitrio …

Donne come Sally andrebbero prese, usate … e poi gettate via; forse, consapevole di questo ciclo di consumo, cerca di anticipare il tempo dell’altro …

Impregnata da un forte senso di autostima … dice di disinteressarsi degli altri, di quello che gli altri pensano di lei: tipico riflesso condizionato di chi in realtà cerca il consenso e nasconde una grande fragilità ed insicurezza.

Una cioccolata ... calda, ... densa, ... cremosa .... nella quale il cucchiaino s'affonda senza rumore: gli ingredienti sono sempre gli stessi ... magari con qualche piccola variante.

Ma il segreto per una gustosa cioccolata sta nella "cioccolataia": dev'essere maestra per proporla ogni volta diversa, ritagliata su misura del degustatore di turno cui viene offerta senza prezzo alcuno. A lui un solo dovere: assaporare fino in fondo ... fino all'ultima goccia prima che si raffreddi ... perché una volta raffreddata, non l'è più bona ... e dev'essere gettata ...

 

 

Chi è alla fine migliore ...

Teresa che è una donna libera e non fa mistero di quello che è e vuol essere … o Sally, vestita da ipocrito perbenismo?

 

e ... la ricerca continua ...

 

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